Una giornata costruttiva, simbolica un po faticosa.
Armati di tronchesine, decespugliatori,guanti, e tanta nbuona volontà, associazioni e amici si sono incontrati ieri mattina al Parco di Labaro, Colli d’oro, con il patrocinio della del XV Municipio, per ripulire e ridare vita
, a questo piccolo polmone in abbandono dall inizio della costruzione dell ecomostro. Oltre a provvedere al taglio dell erba, s si è piantato un piccolo albero di ciliegio come simbolo del ritorno alla vita.
Da poco , la concessione è stata revocata, e il parco è tornato al Comune e quindi a noi cittadini. Ma bisogna aspettare i tempi della burocrazia per cantare vittoria finale.! Intanto aspettiamo che le promesse fatte in campagna elettorale, accolgano la nostra volontài, quella dei comitati e cittadini che vorrebbero tornare a vivere il parco come un vero giardino pubblico, riqualificato e sicuro., cioè..come un vero un luogo di PACE!!!
dalle ore 10.00
il Comitato Colli D’oro in adesione al European Clean-Up Day
organizza oltre la pulizia, sfalcio dell’erba, la piantumazione simbolica di un albero e altre attività che coinvolgeranno adulti e bambini. L’intento è quello di riavvicinare i cittadini al parco deturpato e abbandonato.
l’elenco delle Associazioni e Comitati che aderiranno all’evento: Ass. Legambiente, Ass. Dama Derbe, Ass. Rosa d’Eventi, Ass. Segnavento, Ass. Occupiamoci di, Ass.ne e Centro Diurno Porta Aperta, Comitato/Ass. Municipio Roma XV, Comitato Verde Labaro, Labaro Pedibus, Comitato Terra di Mezzo,
Ass. Orto Giardino Galline Bianche, Supergulp, Pittori Anonimi del Trullo
Con il patrocinio gratuito del Municipio Roma XV – Presidenza
Ciao,
Abbiamo appena lanciato una petizione “Al sindaco di Roma Ignazio Marino: Ripristino del parco di Labaro Colli D’oro” e vorremmo chiederti di aiutarci aggiungendo il tuo nome.
Il nostro obiettivo è quello di raggiungere più firme possibili ed abbiamo bisogno anche del tuo sostegno.
E’ STATA REVOCATA LA CONCESSIONE PER LA COSTRUZIONE DEL’IMPIANTO SPORTIVO NEL PARCO DI COLLI D’ORO.
Alla fine hanno vinto la determinazione e la tenacia del Comitato Colli D’oro e dei cittadini.
Lottando da soli contro tutti, andando avanti prima con il ricorso al TAR e al Consiglio di Stato poi, entranbi senza esito, ma non si sono mai persi d’animo.
Chiedendo ulteriori accessi agli atti, hanno rilevato gravi errori nella conduzione dell’opera (allaccio non corretto alle fogne, uso di materiale non idoneo nelle condutture, non presentazione del certificato anti-mafia delle ditte subappaltatrici subentrate successivamente, ecc. ecc.) ed inadembienze varie, tali da poter determinare la revoca immediata della concessione, segnalate in un incontro nello scorso marzo con l’ex assessore Pancalli e successivamente più volte richiesta al Sindaco e al Dipartimento allo Sport.
Ora non importa chi si farà avanti per rivendicarne il merito, chi cavalcherà come di solito accade il carro dei vincitori, chi è sempre stato contrario alla sospensione dei lavori ed alla revoca della concessione ed ora dichiara il contrario, l’importante è aver raggiunto lo scopo.
La Guerra è ancora lunga da potersi definire vinta, ma la prima battaglia è stata vinta, vinta dai cittadini.
Prossimamente altre iniziative saranno messe in campo.
Da quella trasmissione di due anni fa (RAI TRE : Buongiorno Regione) dopo le dichiarazioni in diretta del concessionario, le promesse di fantomatici centri per anziani e Università per la terza età, di impienti sportivi e riqualificazione dell’area, di un parco che sarà aperto a tutti come villa Ada, ecco cosa è successo dal quel suo fantomatico : “NON C’E’ PROBLEMA”.
Il cantiere è stato abbandonato da più di un anno, l’allaccio alle fogne è stato fatto senza rispettare il progetto, usando materiale non idoneo e schiacciando il collettore esistente.
Il concessionario non ha mai fatto in questi anni alcuna manutenzione al parco che versa da anni in uno stato pietoso.
Del concessionario e degli operai nel cantiere non c’è più traccia, SPARITI DA OLTRE UN ANNO e dell’impianto è rimasto solo questo scheletro di cemento, un ecomostro al centro di un parco pubblico non più utilizzabile dagli abitanti.
E in tutto questo Roma Capitale, l’Assessore e il Dipartimento allo Sport e il XV Municipio non rispondono.
TACCIONO AI LORO CITTADINI.
VERGOGNA.
sabato 22 novembre
alle 11.45 un abbraccio agli alberi del Parco per ricordare quelli abbattuti inutilmente e per riaprire la ferita dell’eco mostro
del palazzetto Volley Lazio di cui ancora è ignoto il destino.
Siete tutti invitati!!
Non mancate, sarà un’occasione anche per
informarvi sulle ultime novità.
Anche l’ultimo passaggio del ricorso al TAR è stato venerdì scorsocompletato dal nostro avvocato con la presentazione degli ultimi motivi aggiuntivi e con la formale richiesta della SOSPENSIONE IMMEDIATA DEI LAVORI che, in modo IRRESPONSABILE sono ripresi in modo frenetico in queste ultime settimane nel cantiere.
Incredibile ma vero! il Comune di Roma, La Regione Lazio, il Ministero dei Beni Culturali, la Società Lazio Volley chiamati tutti in giudizio per rispondere delle irregolarità riscontrate, invece di far sospendere per pochi giorni in via cautelare, come il buon senso consigliava, le operazioni di costruzione in attesa della pronuncia sulla sospensione prevista tra qualche settimana, hanno accellerato i lavori facendo entrare, proprio in questi ultimi giorni, le betoniere per la colata di cemento.
E’ un segno di arroganza, prepotenza nei confronti dei cittadini del quartiere.
Ricordiamo che nel ricorso si richiede l’annullamento della delibera della Giunta capitolina che ha autorizzato l’opera che è stata approvato nel 2010:
1) senza rispettare il Regolamento Comunale che dà diritto ai cittadini di partecipare ai progetti di trasformazione urbana;
2) senza rispettare le procedure relative al vincolo paesaggistico imposto anche sull’area verde come zona di interesse archeologico;
3) senza rispettare il Regolamento Comunale del Decentramento Amministrativo;
4) senza rispettare il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) del Lazio.
Anche l’ultimo passaggio del ricorso al TAR è stato venerdì scorso completato dal nostro avvocato con la presentazione degli ultimi motivi aggiuntivi e con la formale richiesta della SOSPENSIONE DEI LAVORI che, in modo IRRESPONSABILE sono ripresi in modo frenetico in queste ultime settimane nel cantiere.
Incredibile ma vero! il Comune di Roma, La Regione Lazio, il Ministero dei Beni Culturali, la Società privata Lazio Volley chiamati tutti in giudizio per rispondere delle irregolarità riscontrate, invece di far sospendere per pochi giorni in via cautelare, come il buon senso consigliava, le operazioni di costruzione in attesa della pronuncia sulla sospensione prevista tra qualche settimana, hanno accellerato i lavori facendo entrare, proprio in questi ultimi giorni, le betoniere per la colata di cemento.
E’ un segno di arroganza, prepotenza nei confronti dei cittadini del quartiere.
Ricordiamo che nel ricorso si richiede l’annullamento della delibera della Giunta capitolina che ha autorizzato l’opera che è stata approvato nel 2010:
1) senza rispettare il Regolamento Comunale che dà diritto ai cittadini di partecipare ai progetti di trasformazione urbana;
2) senza rispettare le procedure relative al vincolo paesaggistico imposto anche sull’area verde come zona di interesse archeologico;
3) senza rispettare il Regolamento Comunale del Decentramento Amministrativo;
4) senza rispettare il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) del Lazio.